Colloquio: Compressione dei dati per immagini, audio e video

Nel suo catalogo dei formati di file adatti all'archiviazione, KOST si è unita al consenso archivistico sulla compressione dei dati: La compressione è vista in modo critico in linea di principio; la compressione con perdita è rifiutata in linea di principio.

Nelle discussioni su questioni di formato, digitalizzazione e compressione che si sono svolte da allora, tuttavia, sono emersi dei cambiamenti in questa posizione, in particolare nell'area dei formati delle immagini. Questi si concentrano su due questioni:

• Per la retrodigitalizzazione di immagini, codici, documenti ecc. è necessario chiarire meglio il termine "perdita". Durante il processo di digitalizzazione si verifica una prima perdita irrecuperabile di dati. La successiva compressione dei dati si riferisce sempre al master digitale, non all'originale analogico. La compressione dei dati non può quindi essere vista in modo isolato dai parametri della digitalizzazione e dalle relative best practice.
• Negli ultimi anni, in diversi progetti di digitalizzazione, ci si è discostati dalla precedente decisione archivistica di base a favore del TIFF. Vanno ricordate le considerazioni del KB nei Paesi Bassi e il progetto MONOLITH dell'Archivio di Stato di Zurigo. È evidente che con quantità di dati molto elevate, i requisiti di spazio di archiviazione dei file TIFF non compressi sono sempre più percepiti come un problema.

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Il KOST coglie queste domande come un'opportunità per esaminare più da vicino il tema della compressione dei dati in un colloquio. Le aree audio e video saranno presentate in forma sintetica. Successivamente, verrà descritta, discussa e analizzata la situazione dei dati di immagine (soprattutto quelli digitali) sulla base di casi di studio. Non sono previste risposte in bianco e nero. L'obiettivo, tuttavia, è quello di identificare i criteri decisionali.

Invito e programma