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Guida decisionale per la scelta del formato

Quale formato di destinazione deve essere creato durante una conversione di formato o di digitalizzazione?

[13-03-2025]Per facilitare la scelta del formato di destinazione in caso di conversione di formato o di digitalizzazione di un oggetto d’archivio analogico, il CECO ha elaborato, in collaborazione con Memoriav, una guida decisionale. Poiché le raccomandazioni sui formati possono differire tra le due istituzioni1 a seconda della categoria di formato (soprattutto per i media audiovisivi), la scelta va sempre effettuata nel contesto specifico del caso d’uso. I tre casi d’uso descritti qui di seguito servono a fare chiarezza in tal senso.


In tutti e tre i casi d’uso, si presuppone che la valutazione archivistica sia già stata effettuata in precedenza e che gli oggetti siano stati dichiarati meritevoli di archiviazione. Tale valutazione determina se un oggetto è considerato bene culturale2 o possiede carattere documentario3. Entrambe le tipologie sono archivisticamente rilevanti, ma la scelta del formato di archiviazione può differire.


Questa distinzione è particolarmente importante nel campo dei media audiovisivi, poiché la dimensione dei file digitali può variare notevolmente a seconda del formato, con impatti significativi e duraturi su sistemi e costi.
In linea generale, vale la regola che un oggetto classificato come bene culturale non dovrebbe essere compresso con perdita di qualità, per garantire la trasmissione fedele di tutte le informazioni visive e sonore. Per oggetti con carattere documentario, invece,è possibile ricorrere a compressioni, in determinate condizioni, per risparmiare spazio di archiviazione.